Il Dimensionamento Scolastico

Il dimensionamento scolastico: riforma che sta portando alcune scuole della nostra provincia all’occupazione, e a numerose proteste da parte di molti studenti.

Ma avete capito effettivamente cos’è, e a cosa servirebbe?

Avete letto con attenzione i documenti ufficiali?

Disponibile qui una copia dei documenti Pro e Contro il Dimensionamento Scolastico

Di seguito trovate per primo il documento della provincia, scritto per essere inviato alla regione e quindi a favore del dimensionamento, e per secondo quello scritto da noi studenti per esprimere le nostre argomentazioni contro questa riforma.

Buona lettura!


Novità per indirizzi e spazi delle scuole superiori in città

Dall’Ufficio Stampa della Provincia di Vicenza

Vicenza, 31 ottobre 2013 – Razionalizzazione è la parola d’ordine della scuola superiore vicentina di Vicenza per il prossimo anno scolastico. Ma anche, e soprattutto, qualità dell’offerta formativa e delle strutture scolastiche.
La Commissione d’Ambito del distretto del capoluogo, formata da Provincia, Ufficio Scolastico territoriale e 25 Sindaci (17 presenti), ha approvato ieri la proposta di dimensionamento scolastico che verrà inviata alla Regione Veneto per l’approvazione.
“Un lavoro iniziato un anno fa –precisa il Capo di Gabinetto Dino Secco- che ha coinvolto oltre ai Sindaci anche i dirigenti scolastici e che ha tenuto conto delle osservazioni pervenute da Consigli di Istituto, docenti e studenti. Siamo partiti dalla volontà di accorpare i tre licei artistici della città e, in una visione globale dell’offerta formativa, abbiamo elaborato un piano di dimensionamento che coinvolge tutti gli istituti scolastici”.
Per una più realistica elaborazione della proposta, si sono attesi i dati sulle iscrizioni scolastiche per verificare la tendenza delle scelte degli studenti. Naturalmente è stato anche analizzato l’andamento della crescita delle popolazione scolastica nei prossimi anni e il Settore Edilizia della Provincia ha verificato la fattibilità degli interventi da realizzare e la disponibilità di spazi.

Il risultato (19 votanti, 17 favorevoli e 2 contrari Comuni di Vicenza e Monticello Conte) è la creazione di poli scolastici che raggruppano indirizzi di studio simili fra loro, con l’eliminazione di doppioni e il miglior utilizzo dei laboratori e degli spazi scolastici.
L’istituto Montagna, ad esempio, raggruppa tutti i licei artistici (Boscardin e Canova) e diventa il nuovo liceo artistico unificato. Il Boscardin accorpa l’indirizzo tecnico delle costruzioni e cambia il nome in Boscardin-Canova. Il Lampertico assorbe l’indirizzo socio-sanitario del Montagna mentre il Da Schio cede il tecnico turismo al Piovene.
E’ stata invece emendata dai Sindaci, quindi bocciata, la proposta di accorpare il liceo scientifico del Fogazzaro al Lioy. Nessuna modifica riguarderà quindi i licei cittadini Lioy, Quadri, Pigafetta e Fogazzaro.
L’operazione nel suo complesso permette di reperire spazi per gli istituti in crescita fisiologica (primo fra tutti il Da Schio), ma anche di prevedere che ogni istituto abbia una sede staccata in una zona limitrofa, per agevolare gli spostamenti. Una volta che sarà compiuta, inoltre, si libereranno gli spazi della scuola Ghirotti a Laghetto che potrà così essere restituita al Comune e si creerà, in generale, un risparmio di spesa necessario vista la scarsità di risorse disponibili.

“E’ una proposta seria e concreta –sottolinea il funzionario dell’Ufficio Scolastico Territoriale Nicola Terranova in rappresentanza del Provveditore Domenico Martino- che nasce da una analisi approfondita della realtà scolastica vicentina e tiene conto di tanti fattori, dalla qualità dell’offerta formativa alla necessità del risparmio di spesa, nel massimo rispetto di insegnanti e presidi.”
Il dimensionamento “approfitta” infatti dell’imminente pensionamento di due dirigenti scolastici, senza quindi previsione di tagli, inoltre trasferisce interi corsi in modo da ridurre i disagi degli spostamenti.

Il dettaglio della proposta di dimensionamento

Ad illustrare la proposta Elisabetta Bolisani e Marina Pase, rispettivamente dirigente e responsabile del Settore Istruzione della Provincia.

Istituto Montagna
Diventa il liceo artistico unificato, assorbendo i licei artistici del Boscardin e del Canova. Mantiene gli indirizzi Moda e Operatore Audiovisivi. Raggiunge così una popolazione scolastica pari a 1.226 alunni divisi tra l’attuale sede del Montagna e del Canova, nella cittadella degli studi di Vicenza.

Istituto Boscardin-Canova
Deve il nuovo nome all’assorbimento dell’indirizzo Tecnico Costruzioni del Canova. Aggiunge al Biotecnologico anche l’indirizzo chimico tecnico del Rossi e il chimico professionale del Lampertico. Diventa così il polo chimico-biologico e delle costruzioni, con un totale di 1.319 alunni suddivisi tra la sede del Boscardin, la succursale di S. Antonino e l’ex Rodolfi.

Istituto Da Schio
Mantiene due indirizzi: servizi commerciali ed eno-gastronomico. Gli studenti sono attualmente 954 ma c’è in previsione un aumento di 6 classi, necessitando quindi della succursale all’ex Rodolfi.

Istituto Lampertico
Acquisisce l’indirizzo socio-sanitario del Montagna, per un totale di 1.236 alunni divisi tra la sede e via Calvi.

Istituto Piovene
Accorpa l’indirizzo Turismo del Da Schio e raggiunge così i 995 alunni.

Istituto Rossi
Perde l’indirizzo chimico tecnico e si assesta sui 1.293 alunni, ospitati nella storica sede di via Legione Gallieno.


Dimensionamento
Argomentazioni contrarie alla proposta della Provincia

Questo documento propone i punti di vista degli studenti vicentini sul dimensionamento scolastico e si predispone ad avviare un confronto con la regione su questo tema da tutti molto sentito.
Avanziamo tale proposta perchè riteniamo che noi studenti e, più in generale, noi giovani, siamo da sempre stati lo spirito di ogni cambiamento e che, Scuola e Lavoro siano il motore e collante di ogni Paese.
Da troppi anni ormai, la scuola italiana riversa in condizioni precarie e insufficienti, inadatte a garantirci una formazione soddisfacente capace di garantirci un Futuro.
Abbracciando quella che è la realtà vicentina, con il presente intendiamo chiarirvi che non siamo d’accordo con il piano di dimensionamento scolastico proposto dalla Provincia poichè, a nostro avviso, il tutto comporterebbe grossi svantaggi a livello territoriale, dal momento che disgregherebbe istituzioni ben radicate nel territorio.
Ogni istituto, infatti, gode di un certo prestigio e storia, oltre a specifiche caratteristiche che non sono compatibili, per ovvi motivi, con quelle di altri istituti; a tal proposito pensiamo sia sbagliato modificare le scelte prese dagli alunni dislocandoli da un istituto all’altro, ciò dicasi per gli studenti che frequentano i primi quattro anni.
Dal punto di vista della formazione i poli uniranno indirizzi che offrono diplomi differenti per quanto riguarda la qualifica professionale, si pensi ad esempio al “Piovene” e “Da Schio” che, nel medesimo indirizzo turistico, comportano due differenti qualifiche: il primo dà un diploma da perito, il secondo da operatore. Un altro esempio è il “Boscardin” che verrebbe ospitato dall’istituto Montagna, il quale però non ha aule adatte ai laboratori d’indirizzo perchè troppo buie o non attrezzate. E in situazioni simili si troverebbero anche scuole come Canova, Rossi e Lampertico.
Inoltre, lo spostamento di interi indirizzi determinerebbe un aumento significativo del numero di studenti e di classi in edifici già di per sè fatiscenti e insufficienti, creando così problemi di sovraffollamento specie per i laboratori che non potrebbero essere usati alla stessa stregua.
Ovviamente, la presenza di laboratori adeguati solo per alcune scuole, comporterà gravi conseguenze per l’apprendimento e la formazione didattica.
Sarà inoltre necessaria una grande opera di catalogazione dell’inventario e di trasloco per i materiali di ogni istituto nelle nuove sedi, ciò, d’altro canto, richiederà un investimento di forze che, per la situazione attuale in cui si trova la scuola italiana, riteniamo per nulla prioritario e urgente.
Con l’accorpamento degli indirizzi sarà poi inevitabile una razionalizzazione del personale, si tratterà dunque di ulteriore taglio a fronte dei già passati e numerosi avanzati dalla riforma Gelmini e pensiamo che un ulteriore sconvolgimento del corpo docenti non sia accettabile.
Non possiamo ulteriormente accettare problemi con i trasporti, che sarebbe determinato dalla dislocazione di alcuni istituti, dal momento che già ogni giorno usufruiamo eroicamente di mezzi sovraffollati e inefficienti, per nulla degni del costo che le nostre famiglie sono obbligate a sostenere ogni anno.
Riteniamo si sia completamente ignorato lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti nella proposta di dimensionamento, visto e considerato che espressamente sottolinea come qualsiasi modifica si intenda apportare alla struttura dell’istituto, gli studenti devono essere chiamati ad esprimere il loro parere.
Non è un caso infatti che il 15 novembre siamo scesi in piazza e lo rifaremo il prossimo 23 novembre: siamo convinti che i veri cambiamenti abbiano bisogno della partecipazione di tutti, autori e destinatari di qualsiasi proposta si voglia fare, perchè solo così è possibile considerare a 360° ogni possibile conseguenza al fine di giungere alla miglior conclusione.



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